In attesa di un quadro di bilancio conclusivo, è ormai chiaro che il 2016 dell'acciaio inossidabile sarà sicuramente ricordato per una cosa: l'impennata dei prezzi delle materie prime e il conseguente forte rincaro dei prodotti semilavorati.
Secondo aggiornamenti forniti da Siderweb, le quotazioni del nickel hanno infatti registrato un incremento di oltre il 35% su base annua, con un'accelerazione della tendenza al rialzo dei prezzi in dollari/tonnellata delle ultime settimane che hanno realizzato la violazione dell'ultima soglia di resistenza fissata a maggio scorso. Abbinata al calo delle scorte ufficiali (-17,4% nel 2016) e alla posizione assunta dalle curve tecniche, prelude a un proseguimento della fase ascendente.
Uno scenario che rende ancora più concreta la possibilità di un rialzo dei prezzi anche del minerale del ferro, le cui performance da inizio anno si aggiornano addirittura al 95%.
Fortissimi rialzi hanno colpito anche il prezzo del ferrocromo: il nuovo benchmark di prezzo per il mercato europeo da parte della Merafe - l'azienda sudafricana fornitrice per il vecchio Continente - si è attestato a 165 centesimi di dollaro a libbra. Si tratta di un incremento del 50% rispetto all'ultimo trimestre dell'anno, che trova precedenti più importanti solo del IV trimestre del 2008, dove era arrivato a 185 centesimi a libbra.
Questi rialzi si ripercuotono sulle quotazioni dei coil in acciaio inossidabile sia a livello europeo che internazionale con aumenti che, a regime, saranno nell’ordine del 50% rispetto ai minimi toccati ad inizio 2016.